
Tempo di bilancio:
le risorse e i cambiamenti
I giorni 25, 26 e 27 novembre 2013 sono stati per l’ARCA molto importanti, se non addirittura “storici”. Due le novità intervenute:
- un taglio alle risorse da destinare alle attività per circa 3 ml di euro;
- un accentramento totale dei meccanismi di spesa, utile a raggiungere quelle economie di scala che servono all’Associazione per spendere sempre meglio le risorse economiche a diposizione.
Come si è arrivati a questa piccola-grande rivoluzione? Facciamo un piccolo passo indietro.
Da tempo le Fonti Istitutive (ENEL, FILCTEM, FLAEI, UILTEC), hanno sottoscritto un “Protocollo di intenti” per innovare l’Associazione, tenuto conto che il calo dei Soci stava oggettivamente già creando all’ARCA notevoli difficoltà. Per questo motivo, in maniera molto concreta, l’Ufficio di Presidenza, ha voluto evidenziare una lista di argomenti, per continuare a dare dei prodotti/servizi a voi Soci, della medesima qualità rispetto al passato, seppur in un quadro di grande difficoltà.
Non solo: una volta trovati gli argomenti oggetto di “rivisitazione”, abbiamo anche voluto impegnare TUTTA l’Associazione (parte politica e struttura tecnica, persone provenienti dal territorio e dai luoghi di lavoro), nella individuazione delle possibili soluzioni: un lavoro di grande collegialità, iniziato ad ottobre scorso e che entro fine anno, produrrà certamente i risultati attesi, in termini di elaborazione e proposta.
Nel frattempo…
Nel frattempo ENEL, per far fronte alla tremenda crisi che per la prima volta ha colpito anche le Aziende elettriche, ha deciso di utilizzare l’art. 4 della Legge Fornero; per il 2014, quindi, l’ARCA dovrà fare i conti con un calo dei Soci ordinari pari a circa 2.000 persone (ma a tendere saranno di più).
Bando alle tecnicalità e ai giri di parole: tutto questo ci ha costretti ad approvare un bilancio 2014, con tagli per circa 3 ml di euro. Va ricordato che su questo provvedimento ha anche inciso la decisione di non erogare la quota di stabilizzazione richiesta per far fronte al disavanzo di bilancio.
Di fronte ad uno scenario del genere, non abbiamo avuto alcuna esitazione: tenuto conto che gli elettrici hanno sempre goduto della migliore esperienza di Welfare aziendale in Italia, abbiamo pensato di mettere in campo ogni sforzo per preservare, come detto, tutte le attività che l’ARCA realizza in favore dei Soci. Nonostante le difficoltà intervenute all’improvviso, abbiamo saputo dare una risposta veloce ed efficace, proponendo tagli ragionati e soluzioni utili a spendere meglio le residue disponibilità economiche a disposizione dell’Associazione. In sintesi abbiamo:
- snellito la burocrazia interna;
- uniformato le regole della contribuzione sul territorio;
- migliorato la programmazione e l’erogazione degli stanziamenti.
Cosa significa per voi Soci, in concreto, tutto questo?
Senza usare giri di parole, i tagli che abbiamo dovuto operare, si ripercuoteranno sulle attività in vario modo (vedi tabella); quello che però vogliamo mettere in evidenza è che, nonostante tutto, abbiamo voluto mantenere inalterate tutte le principali attività che, nel tempo, avete sempre dimostrato di gradire. Una gran parte dello stanziamento delle Aziende, ad esempio, continua ad essere dedicato ai contributi scolastici e agli asili nido, seppur in forma minore. Più in generale è ancora la famiglia a fare la parte da gigante circa le attività che l’ARCA organizza; i contributi che abbiamo voluto mantenere per le attività dedicate ai giovani, sono ancora una cifra notevole sul totale delle risorse economiche a disposizione, così come favoriremo in ogni modo le vacanze da offrire alle famiglie.
Sui Soci straordinari abbiamo dovuto operare un equilibrio diverso tra la quota di contribuzione e i contributi effettivamente erogati e su questo capitolo stiamo pensando, per il futuro, di trovare soluzioni diverse che diano vantaggi ancora più decisi a questi colleghi ora in pensione, cercando di attuare un gioco a somma positiva per tutti.
Sulle Sezioni abbiamo voluto dare un segnale ben preciso: tenere in vita e favorirle in ogni modo ma solo quelle che realmente incontrano il vostro favore.
Cosa dire da ultimo?
Nonostante i tagli operati e le razionalizzazioni messe in campo, manca ancora da fare una “puntata” molto importante anzi, certamente la più importante, per garantire un futuro stabile all’ARCA: trovare al più presto una soluzione definitiva circa i cosiddetti costi “strutturali”, quei costi cioè sui quali non è possibile incidere né con la politica dei tagli, né con gli efficientamenti di varia natura. Non sfugge a nessuno che una parte non irrilevante delle risorse economiche a disposizione, nonostante i grandissimi sforzi fatti in questi anni, non possa essere utilizzata in favore dei Soci.
Se si risolverà anche quest’ultimo problema, l’ARCA, ancor di più, potrà essere menzionata come la migliore esperienza di Welfare sociale in Italia.
Il 25, 26 e 27 novembre abbiamo dimostrato di voler fare sul serio prendendo decisioni significative.
Ora non possiamo far altro che restare in attesa…
Il Presidente
Amedeo Testa