Questa mattina un’aria di tristezza avvolge il cortile interno del Centro Morosini.
Fin dalle prime luci dell’alba (per chi va a dormire alle 05.30, le 07.00 sono le prime luci dell’alba) si sentono rotelle di valigie scorrere per i corridoi, porte chiudersi con un tono più definitivo del solito.
Nella sala della colazione ci sono facce tristi e occhiali da sole (per coprire le occhiaie della sera prima, non per altro), nelle panchine ci sono ragazzi che si sono conosciuti o che si sono ritrovati a cui dispiace lasciarsi.
E chi ad un ora chi ad un'altra, tutti si incontrano per gli ultimi saluti, per andare alla stazione insieme magari, ma proseguire poi in direzioni diverse.
Questa 67esima edizione della mostra è stata molto faticosa, sicuramente non delle migliori quanto a programmazione e sottotono quanto a feste ed eventi, ma è stata sicuramente una bella esperienza, che ha insegnato molto a tutti quanti hanno collaborato alla redazione del giornale o preso parte al workshop di regia.
Ora, non resta che salutarsi, fino al prossimo anno.