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2 settembre

 
C'è crisi, no party.

Come già annunciato da Marco Muller alla presentazione del festival quest’inverno, quest’edizione della Mostra è all’insegna della sobrietà.

La crisi ha ridotto il budget della biennale, quindi meno sfarzo sulle passerelle; ha ridotto le spese di produzione, quindi meno feste megagalattiche in palazzi privati ma più cocktail party negli spazi offerti dalla mostra.

Rimangono a festeggiare gli editori di riviste e gli industriali della moda, che preferiscono organizzare a Venezia o sulle isole qui vicino, per non disturbare con lo scintillio dei loro lustrini il rigore del lido.

 
Polemiche a Venezia
La polemica dei carabinieri sul red carpet

Quentin Tarantino (presidente di giuria) non ha fatto in tempo a darci il benvenuto alla 67° Mostra internazionale del cinema di Venezia, che già le polemiche travolgono il Lido.

Il presidente della regione Veneto Luca Zaia attacca la “voracità” di Roma tuonando ‘piccato’ che “Il cinema è a Venezia”; i giornalisti scalciano irritati per le troppe file al ritiro biglietti, per le nuove regole del Festival, per i troppi accrediti a “gente che non li merita”, perché “negli altri Festival mica è così!” e per qualunque altra cosa ci si possa lamentare; l’arma dei carabinieri sfila sul red carpet della cerimonia d’apertura con sagome di poliziotti pugnalati alle spalle denunciando l'attività di governo del centrodestra dal trattamento economico ritenuto ingiusto alla volontà di punire i poliziotti 'colpevoli' di aver indagato sulla corruzione pubblica”.

Nel frattempo il cantiere, sempre più grande, del nuovo Palazzo del cinema, previsto per il 2011, ostruisce il Lido.

 
La palestina al Lido con Julian Schnabel
Freida Pinto protagonista di Miral

Tornati dalla scorpacciata di sangue, intestini e arti mozzati offertaci da Robert Rodriguez, neanche il tempo di mettersi a dormire che già la sveglia suona.

È il secondo giorno del Festival e i ritmi sono sempre più serrati; mentre alcuni continuano il workshop di regia e sceneggiatura e altri si avviano alla redazione del giornale, al lido sbarca Julian Schnabel con il suo Miral: film in concorso, tratto da un romanzo della giornalista palestinese Rula Jebreal, che racconta la storia di Miral, ragazza palestinese che cresce in un orfanotrofio ai tempi dello scoppio del conflitto che ormai da molti anni affligge il medio oriente.

Grandi assenti: Freida Pinto, tornata di corsa in India per motivi personali e Willem Dafoe, assente ingiustificato.