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9 settembre

 
Lento risveglio

Oggi per la prima volta l'alba dei giovani Arca si presenta con un paio d'ore di ritardo sulla solita tabella di marcia usuale. Sara' la stanchezza ormai ben presente nelle membra (12 ore giornaliere in sala fiaccherebbero anche l'incredibile Hulk), saranno le feste, saranno gli interminabili conciliaboli che si avviano regolarmente a notte fonda, incentrati sulle pellicole viste - chiacchierate che sono il vero clou dell'esperienza di CinemaGiovani - fatto sta che il risveglio e' difficoltoso.

La schedule di oggi, tra l'altro, e' piuttosto piena, tra la prima proiezione dell'atteso film di Placido, con due divi piuttosto amati dal pubblico femminile come Luca Argentero e Riccardo Scamarcio,e la giornata chiave delle riprese del nostro cortometraggio...

 

 
La notte degli zombie

Risveglio difficoltoso sì... ma le attese per oggi sono tante. E tra queste anche quella per la proiezione di "Survival of the Dead" di George A. Romero in Sala Grande... un film di zombie alla Mostra del Cinema di Venezia? Ebbene sì, non ci stupiamoci di nulla!
Tra di noi gli appassionati di questo genere ci sono, e sono tanti. Ma soprattutto sono tanti gli appassionati di Romero, regista newyorkese classe 1940, famoso per titoli come "La notte dei morti viventi" (1968), "Vampyr" (1978), "Zombi" (1978) e "Il giorni degli zombi" (1985).
Scommettiamo che le code si formeranno già a partire dalle 20?

 

 
Il grande sogno e il grande incubo (di Placido?)

Le nuvole si addensano ancora sul Lido di Venezia. Il vento comincia ad alzarsi e le temperature si abbassano di nuovo. Temporali in arrivo? Il telone del PalaBiennale in procinto di tremare e far tremare (e innervosire per via del rumore) anche gli spettatori al suo interno?
Nel frattempo, sugli schermi della Mostra, il temporale si chiama - come abbiamo già ricordato - George A. Romero: un bel temporale, si spera, scuro e tenebroso come ce lo si aspetterebbe. Un altro temporale - meno piacevole - si è invece già abbattuto sul film di Placido, "Il grande sogno", fischiatissimo dalla critica. Noi lo vedremo tra poco, questa sera in Sala Grande... A questo punto non ci aspettiamo poi molto però.

 

 
Poesia, poesia e ancora poesia

Dopo il documentario su Alda Merini, la poesia è davvero sbarcata al Lido. Stamattina è stata la volta di "Poeti" di Toni D'Angelo - pochissimi, ma appassionati, gli spettatori presenti in Sala Grande - mentre oggi pomeriggio i fortunati che sono riusciti a entrare in sala Pasinetti, hanno potuto assistere a "Poesia che mi guardi" di Marina Spada, film tra documentario e fiction ruotante attorno alla figura di Antonia Pozzi (è lei nella foto qui sotto), poetessa milanese degli anni Trenta morta suicida nel 1938 a soli 26 anni.
Due film molto diversi, a partire dalle ambientazioni. Romano il primo, milanese il secondo. Corale e ironico il primo, più intimo e severe il secondo. Li accomuna però uno sguardo obiettivo e sinceramente amante della poesia, caratteristica che probabilmente un po' latitava nell'opera di Cosimo Damiano Damato, troppo impegnato a esaltare Alda Merini e solo Alda Merini.
La triade poetica della Mostra del Cinema di Venezia di quest'anno, in ogni caso, si è completata. E tutto sommato non è stata per nulla deludente.